Storia

La Parrocchia

5207_pin1413

L’antica chiesa di San Martino a Noriglio, che i documenti datano degli inizi del 1300, sorgeva, con l’attiguo cimitero, dove oggi sono presenti la canonica e la ex scuola elementare. Dopo 400 anni, nel corso del 1700, l’aumento degli abitanti delle frazioni più basse delle pendici del monte Finonchio, determinò l’inadeguatezza dell’edificio di culto in favore della costruzione di una nuova chiesa, più grande e bella, quella attuale. Della chiesa primitiva, abbandonata all’oblio, oggi rimangono poche tracce: il portale di ingresso, ricollocato in una casa privata in località Valteri e la base in pietra che sorreggeva la croce cimiteriale, recuperata e posizionata sul lato est del cimitero nuovo. Alla chiesa, che da curazia dipendente prima da Lizzana e poi da San Marco di Rovereto, negli anni si aggregarono altri corpi di fabbrica, costruiti secondo le decisioni collettive, attraverso il lavoro volontario offerto dai parrocchiani.

L’Oratorio

image

L’oratorio, risalente al 1934, fu realizzato su un terreno attiguo alla scuola elementare donato alla parrocchia da Alceste Fontana; progettato dal geom. Giovanni Fait quando a Noriglio era parroco don Achille Romani e cooperatore don Pietro Raffaelli, venne dedicato a San Giovanni Bosco, il Santo della gioventù canonizzato il 1° aprile 1934. Negli anni successivi venne più volte ampliato per accogliere il teatro e nuove sale, importanti luoghi di aggregazione sociale e di formazione cristiana.L’asilo per l’infanzia venne aggregato alla chiesa San Martino, sul lato sud. La costruzione dell’edificio, progettato dall’architetto roveretano Giovanni Tiella, iniziò nel 1944 durante la seconda guerra mondiale. L’asilo era della parrocchia di Noriglio che lo gestiva attraverso un apposito comitato e l’educazione era affidata alle suore appartenenti all’ordine rosminiano. Fino al 19……. esse abitavano al piano superiore rispetto all’attuale sacrestia della chiesa. Successivamente, con la riforma dell’istruzione introdotta dalla Provincia Autonoma di Trento, la proprietà immobiliare e l’insegnamento passarono di mano e divennero pubblici. Questa introduzione, serve per ricordarci i cambiamenti accorsi ai luoghi, agli edifici e i diversi utilizzi che di essi si sono fatti nel corso degli anni.

In tempi recenti

Arrivando ai tempi più recenti, l’adozione negli anni ‘90 del 1900 di strumenti urbanistici che hanno visto il territorio di Noriglio interessato ad una forte espansione edificatoria, con la conseguente immigrazione di decine di nuove famiglie, hanno nuovamente cambiato le necessità e i bisogni degli abitanti del quartiere. La costruzione del nuovo polo scolastico ha svuotato la piazza della chiesa dalla presenza degli alunni della scuola dell’infanzia e della scuola elementare lasciando vuoti i relativi edifici. La vetustà e l’impossibilità di far fonte alle sempre più stringenti normative in materia di sicurezza, avevano già decretato la chiusura del teatro parrocchiale. Si è reso necessario per tanto un dialogo tra istituzioni, parrocchia e comune di Rovereto, per definire la riqualificazione urbanistica dell’area centrale di Noriglio. Si è giunti così nell’anno 2015 alla sottoscrizione di una permuta immobiliare che ha visto la parrocchia ritornare proprietaria dell’ex asilo in cambio della cessione al comune di Rovereto del teatro – oratorio. Con questo provvedimento si sono venuti a creare due distinti ambiti, quello pubblico, a monte della via chiesa San Martino, e quello della parrocchia, che alla chiesa ha annesso il nuovo Oratorio, costituito da 4 grandi stanze, la cucina e i locali servizio, oltre all’ampio giardino esterno.